PRIMIZIA DI STAGIONE
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Era già da qualche giorno che lo scandaglio marcava
inequivocabili curvette. Pesce di Taglia.
Non si avevano ancora avute informazioni certe di catture
di ricciole, ma il mio sospetto era forte.
La ricciola è un pesce abbastanza comune dalle nostre
parti, ma fa la sua apparizione nel mese d'agosto. Non sono
mancate negli anni scorsi catture in giugno e luglio, delle
quali io stesso sono stato protagonista, ma sicuramente
rientrano in un ambito di occasionalità.
Convinto che le inflazionatissime seppie non stimolino particolarmente
l'appetito della nostra regina della secca, la mattina del
24 maggio, sul presto, mi impongo la cattura di un'aguglia.
L'affonderò a 26 metri pochi minuti più tardi.
Avrà vita breve perchè un dentice me la troncherà
chirurgicamente a metà. Si torna alle seppie morte
ma freschissime, delle quali, per prudenza, avevo fatto
scorta.
H. 10.00, canna a fondo, si piega, frusta in avanti.
E' dentice. Pochi minuti ed è a pagliolo: kg. 5,200
H. 10.30, canna a mezzacqua, si piega, si piega ancora
dolcemente. Mi guardo attorno alla ricerca di qualche segnale
che possa confermarmi l'infausta presenza di reti e/o palamiti.
Non ne trovo. Avverto l'adrenalina. Un sussulto della canna.
E' lei !
Ferro con decisione ed il Tyrnos 20 urla, a lungo. Devo
fare attenzione, sono a scarroccio, non ho l'ausilio dei
motori, devo assolutamente forzare un pò per staccarla
dal fondo. Dopo 15 minuti intravedo l'alone chiaro stagliarsi
nel profondo blu. Grande rispetto ed ammirazione per l'indomita
ricciola. La imbarco. Kg. 11,400.
Ringrazio l'Adriatico generoso, cedo le restanti esche all'amico
della barca vicina e metto prua per il porto di Mola di
bari.
Saluti Antonio "Algebra"
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