PescoDunqueGodo Team
Grazie a Biggame.it ho conosciuto Perchia e Perchia ha
conosciuto PDG, e pensare che iniziammo beccandoci sul forum
per degli equivoci e delle incomprensioni. A distanza di
un due o tre mesi, ci siamo ritrovati a pescare insieme
come due vecchi amici.
Immancabile sarebbe arrivata lennesima avventura
di pesca ed è arrivata con la grande collaborazione
di Perchia.
Ogni tanto, in barba ai megadentex ed alle ricciole, mi
assale il gusto delle pescate a bolentino che facevo con
il nonno ed allora dedico a questa pesca i mesi invernalissimi
come gennaio e febbraio.
Ho trovato in Perchia un amico che non disdegna niente,
non fa il superiore, e soprattutto ama stare a mare come
succede a me.
Ed eccoci sulla chiana di santantuono, tutti
allancora stretti stretti, il colore dellacqua
non è dei migliori, la corrente nemmeno, i pesci
non mangiano. Anche lacustica non è delle migliori.
Lacustica? Si signori, lacustica. Quando
si pesca con i paguri, il fatto che non si sentono le altre
barche scassare, vuol dire una sola cosa; i pesci non mangiano,
non si fermano sotto le barche, bisogna andarli a cercare
altrove o bisogna stimolarli, inventarsi qualcosa insomma.
Grande salpata di ancora, uno sguardo alla batimetrica e
ci poniamo a scarroccio tra le jastemme di chi stava ancorato.
A questo punto inizia la nostra pescata a mariuoli, tra
una barca e laltra, una scassatela di fragolini che
man mano che sopraggiungeva il pomeriggio diventavano sempre
più grandi.
Il venticello rendeva evidenti i classici commenti sulle
altre barche; ma questi tengono un cu
, ma vedi a questo,
lha preso sotto la mia barca
., ma come fanno
a prendere solo i grandi
. E via altri commenti sgradevoli.
Ma lapoteosi è stato quando si è materializzato
San Francesco, si, si
. Proprio lui. Lamico Francesco,
a cui dobbiamo almeno gli onori della cronaca, si è
avvicinato e, pronunciando la frase sperata ragazzi
me ne vado, volete un pacchetto di americano che mi è
avanzato? Io e Perchia ci siamo guardati e in meno
di un attimo glielo abbiamo letteralmente scippato dalle
mani. Con i nove inneschi a disposizione, abbiamo preso
gli ultimi 6 pesci, i più grandi. Il sopraggiungere
del buio ha fatto ricordare ad entrambi che bisogna pur
tornare a casa qualche volta, sempre che finisca lesca
naturalmente.
Attrezzature; ognuno la sua, rigorosamente a mano.
Esche: visaccia, Black Tiger (nemmeno nà
tocca), verme di San Francesco
Sigarette: 20 a testa (vergognosi)
Goduria: molta
Nemici in puzza: molti
PDG & Perchia
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