Traina Dentici Ischia
23 gennaio 2005
Siamo di nuovo in caccia di qualche bel dentice. Sabato 22 gennaio,
dopo qualche bella cattura realizzata dal neo capitano Igfa Sandro
Onofaro (Pargasun nel forum) la settimana precedente
nelle acque del Cilento, decidiamo di preparare una battuta per
il giorno successivo nella splendida isola di Ischia col mio 3b
Craft 25.
Questa volta vogliamo provare ad usare la seppia come esca che,
in altre occasioni, avevamo lasciato nella vasca del vivo come
"riserva".
Domenica 23 gennaio.
Sveglia alle 5.30, di corsa in barca per caricare il necessario
e via, verso Ischia. Arriviamo verso le 7.20 e Sandro, nutrendo
ancora diffidenza nei confronti della seppia, mi propone una "rapida
calata" a calamari. Riusciamo a prenderne un paio, soprattutto
grazie all'enorme esperienza acquisita dal mio compagno anche
in questa tecnica di pesca, nonché in queste zone.
Ormai è pieno giorno e siamo pronti. Inneschiamo un calamaro
sull'affondatore e un calamaro con il piombo guardiano e ci dirigiamo
sulla solita scaduta che da meno 75 arriva a meno 55. Sandro al
timone ed io con canna e piombo in mano. Dopo vari passaggi, agganciamo
una nassa non segnalata che ci strappa tutta la montatura, calamaro
compreso. Senza perderci d'animo, anche se discretamente arrabbiati,
rimontiamo il tutto ed inneschiamo una seppia.
Nel frattempo, il nostro amico Tonino ci aveva telefonato
dicendoci che anche lui aveva ferrato dei denticiotti (sui 3kg)
con la seppia a poche miglia da noi su un altro degli hot spot
di zona
Decidiamo di spostarci verso un altro punto e, neanche il tempo
di finire il passaggio, la canna con la seppia sull'affondatore
ha un rapido sussulto. Con grande prontezza il mio compagno inserisce
l'autopilota senza togliere gas, si fionda sull'attrezzo e si
prepara alla precisa ferrata. Io decido di lasciare "il guardiano"
in pesca e poco dopo, ferrato il primo pesce, parte anche la seconda
canna. Ferrata e via, doppio combattimento.
Dopo pochi minuti due dentici, evidentemente del medesimo branco,
sono a bordo. Il peso è simile, tra i 3 e i 3,5 Kg.
Siamo contenti perché il nostro scetticismo sulla seppia
stava iniziando a diradarsi. Una cosa è ritenere un'esca
efficace per sentito dire.., un'altra cosa è quando si
ha un'esperienza diretta..!
Decidiamo di continuare a pescare perché il mare, che fino
ad allora era stato discretamente mosso, aveva iniziato a calmarsi.
Inoltre, dovevamo ancora verificare per bene il funzionamento
del cefalopode.
Sempre una canna sul downrigger ed una in mano con il guardiano,
ma ora scendiamo più profondi. E' passata circa mezz'ora
e la canna con il guardiano che avevo in mano è scossa
da un violento attacco. Eccolo è lui. Il tempo di
farlo mangiare e ferro con decisione. Sandro dalla consolle mi
invita a "chiudere tutto" per staccarlo subito dal fondo,
io eseguo e la canna si piega in maniera paurosa. Deve essere
bello grosso. Dopo un paio di minuti, sempre con la canna sotto
la massima trazione, il pesce molla
.
E' difficile descrivere questi momenti ma la delusione è
stata tanta. Si è slamato? Non gli ho dato abbastanza
tempo per ingoiare l'esca prima della ferrata? Mentre recupero
il multifibra in acqua continuiamo a
.. meglio
lasciar perdere. Sgancio il piombo guardiano e recupero il terminale.
Ecco la grande sorpresa : il dentice aveva mangiato sull'amo finale
ed aveva tranciato il fluo-rocarbon da 0.62 doppiato!!! Almeno
ora siamo più sereni perché non avevamo sbagliato
nulla, ma l'amaro resta.
Immediatamente ci rimettiamo in traina e, visto che sono le 14,
cerchiamo qualcosa da mangiare a bordo. Fatta una rapidissima
colazione (1 pacchetto di crackers in due!) speriamo che
almeno i dentici gradiscano le seppie che generosamente stiamo
offrendo loro.
Purtoppo nelle due ore successive non accade nulla, anche se avevamo
avuto delle belle marcature sull'eco, sia a fondo che un po' più
a galla.
Il sole tramonterà tra poco e dobbiamo rientrare. Affondo
le manette e via, si torna a casa, soddisfatti per la splendida
giornata.
Caro dentice fuggitivo, l'appuntamento è solo rinviato
. arrenditi !
Vittorio Rizzo - Napoli.
equipaggio "Se ti pesco
"
con Cap.IGFA Sandro Onofaro - O.B.P. Team
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