Tsunami Team: tonni e lampughe
Roma - (Ostia Lido)
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A metà novembre e le giornate erano ancora incredibilmente
belle e calde. C'era un'alta concentrazione di tonni, abbiamo
quindi lasciato stare le lecce per dedicarci alla pesca in drifting.
Alle 7:30 siamo già in pesca e le prime ore le passiamo
a pescare le lampughe. Fatta la "scorta" giornaliera
di questi bellissimi e coloratissimi pesci ci portiamo in una
batimetria maggiore per cominciare la pesca al tonno in drifting.
Non facciamo in tempo a calare le canne con le esche che riceviamo
la telefonata di Lupus:
"Tonno in canna"!
Dopo quasi 2 ore l'avventura di Lupus finirà con la cattura
di un esemplare di 54 kg.!!
Perfetto, sono eccitatissimo, oggi sarà una giornata senza
dubbio particolare!!!
Caliamo le 3 canne e cominciamo a pasturare con sarde e alici.
Nonostante il mare sia calmissimo c'é una forte corrente
che ci fa scarrocciare abbastanza velocemente. Così la
prima "Passata" la facciamo a vuoto e, usciti dalla
zona interessante, recuperiamo per dirigerci nuovamente sul punto
di partenza. Ricominciamo a pescare e a scarrocciare e giunti
sul punto di "fine corsa" ecco che improvvisamente arriva
lo strike!!!
La fuga non è veloce e il pesce si pianta subito sotto
la verticale della barca. Questo strano comportamento ci fa pensare
ad un tonno di piccole dimensioni. Teoria smentita dopo 50 minuti
che eravamo ancora in combattimento. Purtroppo l'amo owner offshore
7/0 ha paradossalmente ceduto (l'ardiglione si è appiattito)
dandoci un'amara slamata a combattimento quasi concluso.
Molto amareggiati ci riportiamo sul punto di partenza e appena
calata la canna parte subito un altro tonno. Questa volta siamo
con il tonno su attrezzatura da 30 libbre, è più
piccolo, e ci mettiamo circa 35 minuti per raffiarlo e issarlo
a bordo. Il morale è alle stelle ma in barca siamo 2 quindi,
un altro tonno ci starebbe bene!
Ripartiamo dal solito punto e dopo 30 minuti circa arriva un
altro strike. Portiamo il tonno sottobordo in una ventina di minuti
e al momento della raffiata arriva un improvvisa slamata causata
dalla poca carne che l'amo aveva preso sul labbro superiore del
pesce. Era un pesce poco più grande del precedente.
Non ci possiamo comunque lamentare per i pesci pescati, ma sappiamo
tutti e due che la giornata poteva andare meglio.
Un saluto
Giulio Simeone, Tsunami
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