Campionato Italiano traina d'altura 2006
Il campionato di big game traina d'altura disputatosi a
Mola di Bari dal 21 al 24 settembre 2006, credo che sarà
ricordato fra i più celeri, in termini di tempo di
gara valida, mai disputati per assegnare il podio, difatti
la prima giornata di prova è stata bruscamente interrotta
da un giustissimo provvedimento del Giudice di Gara che
avendo appreso notizie di peggioramento delle condizioni
del mare sul campo di gara, peraltro di per sé già
molto critiche, infatti dopo tre ore e mezza ha decretato
il rientro delle imbarcazioni anzitempo rispetto alle sette
ore regolamentari previste dal regolamento, rendendola a
tutti gli effetti valida, come prevede lo stesso disciplinare,
ed arrivato finalmente l'agognato stop, richiesto peraltro
da diverso tempo prima dalle più piccole imbarcazioni
gareggianti che erano in evidente difficoltà, inizia
il rientro a terra che comporterà, a causa del mare
in forte turbolenza, l'avaria per fortuna non gravissima,
di quattro imbarcazioni.
Il giorno seguente le condizioni del tempo non sono state
più clementi e gli organizzatori ed il Direttore
di Gara, con tanto di bollettino meteomar dell'aereonautica
militare tra le mani, strumento essenziale a cui si dovrebbe
sempre far riferimento in tutte le gare di pesca in altura
comprese le selettive provinciali, dopo una doverosa consultazione
con il Giudice di gara presente, hanno convenuto che in
base a tale informativa non vi fossero le condizioni per
far uscire le imbarcazioni in gara, detto provvedimento
ha significato la chiusura definitiva delle ostilità,
considerando valida ai fini del podio, solo la mezza prova
del giorno precedente.
Scelta forzata? Assolutamente no! Difatti così come
erano state previste condizioni meteo avverse per i giorni
venerdì 22 e sabato 23, per domenica 24 settembre,
giorno di recupero solo in caso di non agibilità
in nessuno dei due giorni precedenti, vi erano previsioni
ottime sia di mare che di tempo, reputate tali concordemente
da tutti i siti web meteo, quindi non con il senno di poi,
ma con dati inconfutabili alla mano, si può tranquillamente
asserire che le cose si sarebbero potute gestire diversamente
ed in meglio, gratificando gli sforzi degli equipaggi confluiti
da tutta l'Italia, con una giornata di disputa in situazioni
meteo ottimali.
Per la cronaca, alcuni equipaggi usciti la domenica hanno
tutti realizzato profitti di pesca decisamente più
brillanti di quelli realizzati dai finalisti nella giornata
del venerdi precedente, svolgendo la loro attività
sportiva dall'alba al tramonto.
Come mai il Direttore di Gara non ha tenuto conto di tale
previsione già disponibile sin dalla mattina del
venerdì, quando invece con previsioni al limite della
praticabilità ha autorizzato il via della gara per
poi decretarne la fine in una quasi burrasca tre ore e mezza
dopo?
Sinceramente non so, se anche con un minimo margine di condizioni
meteomarine al limite della navigazione in pesca si debba
comunque inziare una competizione del calibro di una finale
di un Campionato Italiano, con la prospettiva di una probabilissima
interruzione a breve.Grazie ad ottimi skipper con altrettante
degne imbarcazioni, alcune venute in sostegno anche da fuori
Mola, si è riusciti in extremis a scapolare la fatidica
soglia delle tre ore e mezza utili per convalidare la prova
in atto, ma era proprio obbligatorio dare così frettolosamente
il fischio d'inizio o ragionevolmente si poteva rimandare
l'avvio delle tenzoni con la quasi certezza matematica che
si sarebbe potuta svolgere una manche completa in condizioni
meteo in ogni caso di gran lunga migliori un paio di giorni
dopo?
Il totostrike ha contribuito comunque alla formazione un
podio. Era forse quello l'obbiettivo forzato o obbligato,
oppure per una finale da cui scaturiranno i nomi che vestiranno
la maglia azzurra c'è bisogno di più accuratezza
e ponderatezza soprattutto per quanto riguarda le scelte
tecniche? A proposito di scelte, davanti a quale e delicato
dilemma si troverà il C.T. della nazionale, quando
dovrà formare la squadra dovendo scegliere fra atleti
che si sono misurati in appena tre ore e mezza di gara ed
invece dall'altro lato equipaggi che per ben due volte sono
ritornati nella miracolosa Giulianova per contendersi la
finale di big game drifting che alla fine si è disputata
in condizioni ottimali facendo scaturire un verdetto di
inconfutabili meriti?
Se la procedura dello start d'inizio gara, che ripeto ignoro,
impone delle forzature del tipo descritto sopra, a mio avviso
questi parametri vanno rivisti a vantaggio di un più
corretto e veritiero verdetto finale oppure si tratta di
un marchiano svarione del Direttore di Gara (il preposto
a valutare le condizioni meteo idonee per gareggiare ed
il timing di svolgimento delle gare di pesca con l'avvallo
del G.d g.)?
Se così fosse, la Federazione si dovrebbe preoccupare
in occasione di manifestazioni così importanti di
affidare tali compiti ad ufficiali di gara di più
alto profilo tecnico che sappiano valutare e ponderare nel
bene o nel male le alternative anche in base agli strumenti
che la tecnologia attuale mette a disposizione, vaticinando
previsioni meteo di chirurgica precisione.
Il principale merito degli organizzatori, panini imbottiti
gratuiti per tutti a parte, è stato quello di essersi
procurato un parco barche (salvo che sottomisura per qualche
equipaggio) di tutto rispetto, adatto allo standing della
manifestazione, obiettivo raggiunto prevalentemente grazie
ai soci armatori del Circolo Nautico Daphne che, in qualità
di ente ospitante ma non organizzatore del campionato (organizzatori
ufficiali sez. provinciale Fipsas Bari ndr.), ha messo a
disposizione le proprie strutture a servizio della manifestazione
contribuendo in modo determinante alla riuscita logistica
dell'evento ed in particolar modo una lode è doverosa
nei confronti del presidente del circolo Daphne dott. Fausto
Vecchi ed al relativo consiglio direttivo che apportando
il loro appoggio esterno allo svolgersi del Campionato,
hanno sfoggiato un non comune spirito di sportività
che è il cuore pulsante delle tradizioni ludiche
Molesi.
La cronaca della gara si può riassumere in poche
righe, vista anche la ovvia e prevedibile scarsità
delle catture dovute al maltempo in atto, e chi vi scrive
per effetto del turno di commissariamento di bordo sorteggiato
tra le barche partecipanti è stato estratto a sorte
su "Chiodofisso", un Piantoni 42, mitica imbarcazione
dell'equipaggio di Antonio Quarta, pluricampione italiano
dove io, che mi consideravo un mediocre marinaio, invece
ho constatato con un repentino autodowngrade che sono un
pessimo navigatore infatti poco c'è mancato alle
conseguenze solite di un buon mal di mare dovute alle sempre
più instabili condizioni marine, comunque giusto
per non smentirsi, l'equipaggio di Don Antonio ha conquistato
la piazza d'onore anche in quest'ultima gara.
Antonio Quarta in Combattimento
Da Chiodofisso alle ore 11 in punto esattamente
dopo due ore di gara, si ode la radio sintonizzata sul canale
6, rompere il silenzio-catture annunciandone due da parte
dell'equipaggio di Siracusa a cura dei cari e bravi amici
Angelo, Beppe, Daniele e Salvatore, poi a seguire Genova2
con altre due catture, a ruota Taranto con una cattura,
a seguire un doppio strike dell'equipaggio di Lecce dove
ero ospite, e poi Crotone una cattura e, dulcis in fundo,
l'equipaggio di Napoli 2 composto da Bottiglieri,
Elia , Varrella e Patalano con una
zampata finale portano a termine da un iniziale strike da
quattro, un recupero a bordo di tre alalunghe che, di diritto,consentiranno
al suddetto equipaggio di cucirsi lo scudetto con la bandiera
dell'Italia sulla propria maglia e a cui porgo i miei personali
complimenti.
Inaspettata la prova dei due equipaggi locali rappresentati
da Hobo e Mammalina che non hanno portato a termine nessuna
cattura, risultato assolutamente impronosticabile ma sintomatico
di quanto sia difficile fare previsioni finanche per chi
è pratico delle zone di pesca e magari si suppone
che sia avvantaggiato rispetto ad altri concorrenti ma,
riflettendo a bocce ferme sui risultati, ci si convince
che fortuna a parte, il valore degli atleti sul nastro di
partenza di un campionato Italiano è sempre da considerare
di pari opportunità.
Un dovuto e meritato ringraziamento lo si deve riconoscere
al binomio dei giudici di gara Aleardo Passino e Berardo
De Matteis, ormai abituè di gare di primaria importanza
ed hanno, con stakanovista perseveranza, svolto il loro
compito con il loro impeccabile stile che li contradistingue
in occasione dell'espletamento delle funzioni che gli sono
affidate.
Soddisfacente e piacevole la cerimonia di premiazione del
torneo con buffet finale, che si è svolta presso
il settecentesco Palazzo Alberotanza messo gentilmente a
disposizione dal comune di Mola di Bari che rappresentato
dal Vicesindaco dott. Giuseppe De Silvio, ha evidenziato
la volontà del consiglio comunale ad ampliare iniziative
tese all'incremento di nuovi flussi di interesse culturale
e turistico ed in particolar modo, dalle parole del suddetto
assessore, sono trasparite chiare volontà di riconoscere
e quindi promuovere la pesca sportiva come ulteriore risorsa
per il territorio locale, avance che si coniuga simbioticamente
con la tendenza della Fipsas ad annoverare l'hot spot di
Mola di Bari tra i più significativi riferimenti
per la traina d'altura in Italia.
Interessante l'intervento del presidente Marco Pisacane
nelle cui righe viene evidenziata la necessità da
parte dei pescatori sportivi di integrarsi con regole, dettate
dall' incombente problema dello sfacelo che provoca sistematicamente
l'indiscriminata pesca industriale, a cui noi tutti dobbiamo
contribuire per un immediata drastica regolamentazione,
prima che siano alcune specie marine, con in testa a tutte
il tonno rosso, a pagare con loro scomparsa il conto salato
dell'avidità degli ingordi armatori delle famigerate
tonnare e dei falsi allevamenti, che molto semplicemente
ingrassano in cattività, in giganteschi recinti marini,
tonni catturati allo stato brado depauperando irrimediabilmente
il già precario stock ittico dell'atlantic bluefin.
Mola saluta il Campionato di Traina D'altura con un arrivederci,
con l'auspicio che si possa nuovamente ripresentare l'occasione
di ospitare tale evento ottimizzando sempre più le
scelte tecniche di conduzione e ci si augura soprattutto
una maggior fortuna sotto il profilo della cabala meteo,
condizioni necessarie al fine di rendere finalmente a tale
avvenimento il lustro che dovrebbe meritare.
P.F.Annoscia (My Dusky)
FOTO
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La classifica:
Campione D'Italia di Big Game Traina D' Altura 2006
C.S.M. Napoli Forio pts.2.822
Vicecampione D'Italia L.N.I Otranto pts. 2.312
Medaglia di bronzo C.V. Ribellino Siracusa pts. 2.173
Quarto posto L.N.I Rapallo pts. 1.658
Quinto Posto C.V. Taranto pts. 997
Sesto posto L.N.I. Crotone Pts. 817
Gli altri undici equipaggi hanno terminati la gara senza
catture.
C.S.M. Napoli Forio
Bottiglieri, Elia , Varrella
e Patalano
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